Masserie di Puglia: storia e organizzazione
Masseria Frantoio Ipogeo

La Masseria e l'organizzazione delle campagne

Le masserie costituiscono uno degli aspetti piu tipici del territorio rurale pugliese. Esse si configurano come floridi centri di una vita agricola e sociale strutturati in modo da esere perfettamente autosufficenti. Il termine masseria rinvia a massae,ossia “insieme di fondi”, veri e propri villaggi fortificati  che, in seguito alla caduta dell'impero romano, hanno sostituito le villae per fronteggiare i frequenti pericoli di saccheggio e di devastazione . Si attribuiscono ai Normanni la trasposizione di un sistema politico amministrativo d'impronta feudale cone la creazione di pochi feudi concessi ad autorita laiche e a enti ecclesistici. Nel XII secolo, quando fu necessario un accentramento del potere nelle mani di una solida monarchia per arginare le rivolete dei baroni e dei conti riottosi, si preferì dividere  il territorio in piu feudi. Durante la dominazione sveva angioina, molti vasti territori di propietà di feudatari si trasformarono quindi in masserie regie la cui operatività era annualmente controllata da un "mastro massaro", individuo con precise competenze in agricoltura che, nel periodo autunnale, stilava un inventario dei beni della masseria, del numero di animali, dei costi di produzione e dei prodotti per la semina. Con la successiva dominazione, aragonese e spagnola, si venne a consolidare ulteriolmente il sistema feudale.
Nuclei fortificati
L'importanza delle masserie crebbe parallalamente all'aumento della popolazione e al conseguente accrescimento  delle richieste di prodotti di immediato consumo da parte delal cittaà. Ai mutamenti storici corrisposero mutamenti sociali del paesaggio  e dello stesso profilo architettonico delle masserie. Le modeste dimore composte all'origine, prevalentemente da due vani, gradualmente si andarono compltando con ale altre strutture che, nel corso del tempo, subirono rimaneggiamenti e aggiunte di ulteriori corpi di fabbrica, rispondenti alle esigenze dell'attività agricolo pastorale, Pertanto, ne è deirvata un'ampia casistica suborfinata alla precisa necessità della produzione agricola e dell'allevamento, oppure a una particolare organizzazione richiesta all'epoca della costruzione d'ogni singolo impianto o ancora a esigenze di ordine difensivo, Quest'ultima necessità spiega la comparsa di tutti quegli elementi destinati alla difesa degli attacchi esterni  gli alti mura di cinta interrotti dal solo portale, i torrioni angolari, le scale a pioli.o ricavate nello spessore delle murature, il camminamento lungo il parapetto di coronamento, i ponti levatoi con le garitte, le feitoie e le caditoie in corrispondenza delle aperture. Generalmente nella masseria fortificata, situata in posizione baricentrica rispetto al recinto era adibita a residenza del proprietario. Quest'ultima era una costruzione a piu piani, con stanze intercomunicanti e fornita di ponte levatoio. Dal primo piano si riusciva a comunicare con quellosottostante attraverso una botola e una scal asportabile in legno, sia con il terrazzo mediante una scale in pietra. Il piano terra era utilizzato , di solito come magazzino. Masserie sviluppatosi intorno ai secoli XVII e XVIIi, per la loro posizione geografica, non lontana dal mare e protetta dalle colline, tientravano in quella serie di torri interne, e masserie fortificate che costituivano una linea di difesa dagli assalti provenienti dal mare, dopo quella delle torri d'avvistamento, collocate lungo la costa. 
Economia agro pastorale
L'architettura era sostanzialmente spontnea e determina dalle esigenza della vita rurale. Le masserie rispondevano a quel bisogno che l'uomo ha avvertito sin dalle origini di associarsi ai propri simi, di vivere in comunità si accomunare il proprio lavoro.In genere la parte abitativa si presentava sempre secondo una schema fisso: tutt'intorno gli ambienti di lavoro con il cortile, le abitazioni dei dipendenti,le stalle e l'aia.La parte centrale era l'abitazione del padrone e si presentava come l'edificio piu vasto.Attorno erano dislocate le abitazioni dei contadini, la chiesa i servizi (stalle, depositi) e il trappeto (frantoio). Lo iazzu, ossia il rifugio per gli animali di piccoli dimensioni (pecore, capre maiali) costituisce il fulcro dell'economia masserizia. in quanto rilevante degli introiti proveniva dall'allevamento e delle attivita connesse.In un primo momento l'indirizzo gestionale delle masserie era molto diversificato. ALvune avevano una preminente vocazione zootecnica, in relazione  ahce ai crescenti flussi di bestiame transumante, Nacquero cosi le masserie di pecore, ma che di vacche e di maiali. Un discorso a parte meritano le masserie equine (cavallerizze) estite in regime di monopolio dallo Stato, Altre ancora sviluppatono un indirizo misto cerelico pastorale,, Nel corso del 800 con al perdita dei tradizionali mercati di rigerimento, inizia per la masseria  un lento ma progressivo declino. La cerealicoltura in particolare sottoposta alal concorrena  delle soverchianti produzioni di oltreoceano, non fu piu remunerativa, lo stesso accadde anche per la produzione olearie, La pastorizia infine accellero ils uo declino ì, specie in seguito alle bonifiche di fine secolo, fu una grande diffusione della vitioltura a che concesse ai contadini una stagione di relativa agiatezzata tanta insperata tanta effifera.
L'Ottovento consacro il predominio incontrastato della borghesiaagraria, personoficata da una nuova figuradi signore terriero , il galatumo. Agevolati da una legislazione molto piu permissiva i nuovi galantuomini, intensificarono le tradizionali culture a danno dell'ancora ampia superfice boschiva prevalente all'interno delle proprie terre, ma nel contmpo prestarono, una particoalre cura anche alle faccaite architettoniche degli edifici delle masserie, per renderle funzionali alle nuvoe mansioni di rappresentanza dhe queste erano chiamate  a svolgere.

 

Cose da vedere

  • Masserie
  • Frantoio Ipogei
  • Chiese Rupestri sviluppate nel territorio della Murgia scavate nel tufo e nella pietra
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